I sindacati di Fidi Toscana protestano contro il silenzio della Regione sul futuro della società

Firenze Ponte Vecchio
Fidi Toscana - Sindacati proclamano lo stato di agitazione

Proclamata l’agitazione del personale e annunciato un presidio davanti la sede della Regione

Le ragioni della protesta sono state rese note in un comunicato delle rappresentanze sindacali RSA FIDI TOSCANA – FISAC CGIL – UNISIN:

“L’Assemblea delle Lavoratrici e dei Lavoratrici di FIDI Toscana, la Finanziaria della Regione, ha proclamato all’unanimità in data 28.02.2022 lo stato di agitazione e deciso iniziative pubbliche per protestare contro la Regione Toscana che, nonostante le richieste fatte, non incontra da tempo le rappresentanze sindacali aziendali. I Lavoratori, contestano alla Regione di non aver preso, ad oggi, alcuna concreta decisione sul futuro della FIDI   e hanno dichiarato che non è più procrastinabile l’intervento del socio pubblico al fine di:

  • ridefinire quanto prima la missione di FIDI, prendendo anche a riferimento quanto già fatto in altre importanti realtà regionali;
  • adottare un nuovo modello organizzativo che, coerentemente con la “mission” assegnata, vada a individuarespecifiche funzioni per mettere l’azienda al servizio dello sviluppo economico del territorio, sia nel caso del mantenimento dell’attuale assetto societario, sia in quello della trasformazione di FIDI in “società in house”;
  • garantire le professionalità interne esistente che dovranno, dove necessario, essere sviluppate;

I lavoratori hanno ribadito la loro contrarietà rispetto ad indiscrezioni sempre più insistenti recentemente emerse anche su alcuni organi di informazione che ipotizzavano la dismissione delle quote regionali previa ricerca sul mercato di possibili operatori interessati a rilevarle.

Tale scenario, se si dovesse realizzare, equivarrebbe ad una sostanziale privatizzazione della società, con tutto ciò che potrebbe conseguirne: smembramenti, cessioni e/o chiusure, ecc.. Scenario inaccettabile anche perché in netto contrasto con quanto più volte dichiarato dallo stesso Presidente della Regione Toscana GIANI che, proprio in occasione della recente campagna elettorale, ha dato precise garanzie sul futuro ruolo della FIDI e di chi ci lavora.

La pandemia ha certamente complicato la situazione, ma non è con la privatizzazione e lo “smembramento” della FIDI che si risolvono i problemi di questa importante realtà che potrebbe avere un ruolo fondamentale nell’economia del territorio, nella gestione delle attività del PNRR, nei nuovi strumenti finanziari ESG, come i social green bond già in uso in altre regioni italiane.

Le Lavoratrici e i Lavoratori della FIDI hanno le competenze e le professionalità per poterlo fare. Basta volerlo!!

La situazione si è ulteriormente complicata in seguito alle dimissioni di alcuni importanti dirigenti della società, tra i quali lo stesso Direttore Generale, che hanno reso praticamente impossibile una reale e seria interlocuzione con l’azienda in questa delicata fase anche in considerazione del fatto che lo stesso CdA è attualmente in “prorogatio”.

Vista la situazione è stato dato mandato alle Organizzazioni Sindacali di avviare una percorso vertenziale promuovendo, per iniziare, un presidio di protesta in Piazza Duomo, con modalità da definire, davanti alla sede della Presidenza della Giunta Regionale”.