BNL – Per i sindacati non è tutto oro quello che luccica

Bnl
La Sede della Bnl

Le Organizzazioni Sindacali del Gruppo Banca Nazionale del Lavoro BNL FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN, in un comunicato stigmatizzano quanto sta accadendo,  ormai da quasi 2 anni, in una delle più importanti aziende italiane di credito:

Stipendi legati ad un incentivante schizofrenico e con indici immisurabili a detta della stessa direzione;
Una conciliazione vita/lavoro che è sempre più una ibridazione vita/lavoro con fortissime ricadute in termine di stress lavoro correlato;
Dialogo sociale ridotto a proclami senza diritto di replica fatti da un palcoscenico con domande scelte e interlocutori lasciati soli nell’immensa platea;
Procedure di riorganizzazione aperte e chiuse senza fornire alcuna specifica ai Sindacati;
Milioni di Euro spesi in formazione (presi da fondi cofinanziati) continuando a sostenere che il personale necessita di reskilling;
Assunzioni latitanti e ricambio generazionale inesistente;
Banca Digitale sviluppata attorno a procedure e processi studiati per la Banca Tradizionale;
Passaggio forzato di conti alla Banca Digitale dopo una valutazione unilaterale fatta “target redditività” e non sul “target cliente”.

La realtà che tutti i giorni le colleghe e i colleghi vivono è esattamente condensata nell’edificio che dal 2017 ospita la sede legale della Banca di proprietà francese: da fuori gli specchi, puliti da arditi lavoratori, riflettono un cielo nitido e luminoso; da dentro le pellicole applicate ai vetri a specchio rendono il cielo cupo e vacuo.

Non è tutto oro quello che luccica.