
E’ il 2011 quando i lavoratori bancari e le banche decidono attraverso le Organizzazioni Sindacali presenti nel settore e l’ABI di dare vita alla Fondazione Prosolidar proseguendo e rafforzando il percorso virtuoso nato nel 2005 del “Fondo Nazionale del Settore del Credito per progetti di solidarietà – Onlus” e mantenendo la sua unica ed originale forma di finanziamento (unica la mondo) dove i lavoratori versano 10 euro attraverso una trattenuta in busta paga nel mese di dicembre ed ogni banca versa lo stesso importo raccolto tra i lavoratori raddoppiandone così la disponibilità economica per le iniziative della Fondazione.
Prosolidar persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale nel rispetto dei principi culturali ed etici del pluralismo, della cooperazione e della pace tra i popoli, della giustizia e della solidarietà ed in ossequio di una comunità umana fondata sui valori della fraternità e dell’uguaglianza e sul rispetto dei diritti umani e sociali.
In Italia ed all’estero, senza condizionamenti di alcun tipo, Fondazione Prosolidar contribuisce alla realizzazione di progetti di solidarietà promossi da organizzazioni non profit sostenendo, tra l’altro, interventi strutturali e infrastrutturali per dar vita ad iniziative misurabili e durature nel tempo. In tale ottica, Prosolidar opera senza prefissarsi specifici percorsi tematici né aree geografiche preferenziali per la propria azione: questa caratteristica ha consentito, sino ad oggi, di sostenere iniziative nel campo della solidarietà intesa nel suo più ampio significato anche in aiuto di piccole organizzazioni troppo spesso fuori dal grande giro del “no profit”.
Sono tantissime le richieste di finanziamento che giungono alla Fondazione da tutte le parti del mondo e purtroppo non sempre tutte possono avere soddisfazione e questa è l’ennesima riprova di quanto il pianeta ed i suoi abitanti hanno bisogno e fame di solidarietà.
Anche la scelta dei progetti avviene attraverso organismi paritetici che vedono lavoratori, sindacati, banche ed ABI intervenire in maniera attenta e senza alcun condizionamento.
Oltre all’orgoglio di essere riusciti a finanziare un’opera gigantesca come la costruzione dell’ospedale pediatrico di Emergency ad Entebbe in Uganda ricordiamo che dal momento della sua costituzione fino ad oggi, la Fondazione Prosolidar ha finanziato 591 progetti, erogando complessivamente 33,2 milioni di euro a sostegno di oltre 2 milioni di beneficiari sia in Italia che nel resto del mondo. Nel periodo compreso tra il 2012 e il 2023, sono stati completati con successo 536 di questi progetti.
Le associazioni che hanno stabilito un rapporto di serietà e fiducia con la Fondazione hanno nomi conosciuti da tutti nel mondo come Emergency, Libera, UNHCR, Amref, Medici senza Frontiere, Lega del Filo d’Oro, Terre des Hommes, Mani Tese, Coopi, Dynamo Camp ma anche nomi meno conosciuti dal grande pubblico ma assolutamente importanti per l’opera quotidiana e meritevole che portano tra la gente nel mondo, associazioni senza le quali il mondo sarebbe sicuramente più triste e meno colorato.
E’ giusto ricordarne alcune senza che i non citati se ne dolgano, Aiutapsiche, Amici Colonia Venezia, Casa Alda Merini, Demetra, Onlus Gulliver, Casa Ilaria, Abareka Nandree, Mangwana, Intersos e tante, tantissime altre.
La distribuzione degli aiuti nel mondo può essere così descritta 41% Europa, 30% Africa, 19% Asia, 10% America, così come le categorie beneficiarie ci consegnano questi numeri 38% bambini e giovani, 16% Comunità, 15% Categorie Vulnerabili, 13% Malati e Disabili, 11% Donne, 2% Rifugiati e Immigrati, 5% Altro.
Il modello di Fondazione Prosolidar sarebbe “cosa buona e giusta” che venisse esportato in tutto il mondo non fosse altro che la società, vedendo il continuo aumento del numero dei poveri, richiede per forza di cose maggiori interventi di solidarietà verso i più deboli.
Joseph Fremder
(socio fondatore Fondazione Prosolidar – Sindacato UNISIN)