Welfare aziendale e conciliazione dal mondo cooperativo

La Commissione regionale Toscana Pari Opportunità di  Unisin ha preso parte all’incontro del 20 gennaio a palazzo Pegaso in Firenze per la presentazione  del  volume “Welfare aziendale e conciliazione, proposte ed esperienze del mondo cooperativo”, edizioni Il Mulino, curato dal professor Emmanuele Pavolini  docente di Sociologia dei processi economici e del lavoro dell’Università degli Studi di Macerata.

L’iniziativa è stata frutto della collaborazione della Commissione Pari a Opportunità di Legacoop Toscana e Nazionale con la Commissione Pari Opportunità della Regione Toscana.

Sono intervenute: Eleonora Vanni Lega Coop Toscana, Dora Iacobelli Presidente Commissione Pari Opportunità Legacoop Nazionale ed Ilaria Boggetti Vice Presidente Commissione Consiliare Sviluppo Economico  Coop Regione Toscana.

I lavori sono stati aperti da una esauriente introduzione di Rosanna Pugnalini, Presidente del Comitato Pari Opportunità della Regione Toscana, che ha approfondito le interconnessioni tra sviluppo economico e welfare; sottolineando che la conciliazione  è un passaggio obbligato per rimuovere gli ostacoli ancora presenti per una reale crescita dell’occupazione femminile in Italia.

Gli effetti della crisi economica che ancora grava pesantemente sui paesi UE dell’area mediterranea, produce un effetto disastroso sull’occupazione femminile; il pregiudizio che  la donna debba  farsi, in via esclusiva, carico  del lavoro di cura, spesso la costringe all’abbandono del lavoro retribuito relegandola dell’iniqua condizione della dipendenza economica.

Come sindacato del credito siamo particolarmente sensibili a questo aspetto, non solo denunciamo e manteniamo alta l’attenzione sul fenomeno, ma ci impegniamo anche per la diffusione di tutte le buone prassi esistenti che possono contribuire all’eliminazione del divario di genere e ad una reale partecipazione delle donne alla vita economica e al political empowerment.

I dati ci dimostrano che i differenziali retributivi sono oggettivi e le donne subiscono tutt’oggi segregazione verticale ed orizzontale nel mondo del lavoro.

Per poter risolvere questo problema abbiamo urgente necessità di servizi che siano fruibili e che permettano alle donne di  rimanere nel mondo del lavoro ed  accedere ad una crescita professionale equa e soddisfacente.

Uno dei percorsi fondamentali che permetteranno di raggiungere l’obiettivo dell’equità è quello della conciliazione: è necessario cambiare prospettiva nella cultura aziendale sia nel pubblico che nel privato, avere una maggiore flessibilità ma  con regole certe .

Le cooperative, con la loro comprovata esperienza sul campo, contribuiscono alla diffusione e alla valorizzazione delle buone prassi, la cui condivisione è fondamentale per rendere accessibile a tutte e a tutti le possibili soluzioni.

Nel nostro ruolo sindacale ci auguriamo che in primo luogo il governo e in secondo luogo le aziende si adoperino per trovare delle prassi che permettano di attivare la persona e di farla restare nel mercato del lavoro, il Welfare è un progetto sociale che implica politiche attive del lavoro.

Ci auguriamo che si proceda in un percorso di ricalibratura “intelligente” del welfare, piuttosto che con i tagli di spesa senza investimenti, visto che anche alcune multinazionali, che  non sono famose per fare beneficenza gratuita, hanno capito che se si interviene per migliorare la qualità di vita delle persone si ottiene un sensibile incremento della produttività.

Continueremo ad impegnarci per essere sempre più formate,  più attive, più presenti sul territorio per essere un punto di riferimento per chi ha bisogno.

Simonica Menniti