La Sonda Cassini in missione su Saturno  

 

Dopo essere arrivata nell’atmosfera del pianeta con gli anelli lo scorso aprile, Cassini ha iniziato i suoi “tuffi” nell’atmosfera di Saturno, previsti ad intervalli regolari fino alla fine della sua missione il prossimo settembre.

I dati che stanno arrivando dalla sonda sono in costante rielaborazione alla Nasa e stanno fornendo informazioni preziosissime sul pianeta e sulla sua interessante struttura. Ad esempio, i primi risultati della traversata dello spazio compreso tra la superficie di Saturno ed i suoi anelli di ghiaccio hanno rivelato che non esisterebbe alcuna polvere spaziale, come invece ci si aspettava, e questo ha creato stupore e incredulità tra coloro che stanno seguendo la missione quotidianamente, per tale ragione  quell’area di 2000 km è stata definita dalla stessa Nasa: “il grande vuoto”.

Un mistero, questo dell’assenza di polveri spaziali, che dovrà essere risolto nei prossimi mesi.

Inoltre, nelle scorse ore la Nasa ha rielaborato e diffuso un video di Cassini in Saturno, rivelando al mondo delle immagini davvero suggestive; il “volo” della sonda mostra la tumultuosa atmosfera del pianeta ripresa durante il primo dei tuffi previsti, avvenuto lo scorso 26 aprile (cui ne è seguito un secondo il 3 maggio). Il filmato raccoglie in pochi secondi le immagini riprese nel corso di un’ora di sorvolo ravvicinato di Saturno, che ha portato la sonda ad appena 6.700 chilometri dalla superficie, passando nello spazio compreso tra il pianeta e i suoi anelli.

L’impresa ha certamente dell’epocale essendo Cassini la prima sonda ad essere entrata nell’orbita di Saturno; la sua missione iniziò il 15 ottobre del 1997 e nel 2004 iniziò il compito per essa stabilito  entrando nell’orbita del pianeta con gli anelli con lo scopo primario di carpire dati ed immagini per studiarne la struttura e la composizione. E se le immagini prodotte dalla Nasa per ora hanno una risoluzione che arriva ad 810 metri per pixel, i responsabili della missione assicurano che nei prossimi sorvoli si potrà raggiungere una nitidezza molto maggiore.

Rossella Marchese