Telefono Azzurro: violenza domestica, bullismo e web gli abusi più diffusi

Telefono Azzurro ha compiuto 31 anni. Le sue attività di supporto si sono dovute evolvere nel tempo atteso che alla violenza domestica si sono aggiunte nuove forme di abuso, come quelle che derivano dal web – sexting e adescamento di minori – e quelle fra coetanei, come bullismo e cyberbullismo. Dal primo giorno di attività a oggi, ha assistito 72 mila bambini e adolescenti, più di 2400 ogni anno. Se nei primi 7 anni monitorati (1989-1994) i casi presi in carico da Telefono Azzurro sono stati 5.243, negli ultimi 7 (2010-2017) sono arrivati a 16mila.

L’Associazione è attiva attraverso lo storico numero 1.96.96, cui si è aggiunta una piattaforma di ascolto multicanale fatta di nuovi strumenti di ascolto – chat, web e social – e nuove linee come il 114 Emergenza Infanzia, per segnalare abusi e violenze ai danni di bambini e adolescenti, e 116.000, la linea di riferimento per denunciare la scomparsa di un minore.

Nel 2017 sono stati quasi 4.300 i casi gestiti, di questi 2.800 sono arrivati tramite la linea 1.96.96, 1.301 da 114 Emergenza Infanzia e 177 sono state le segnalazioni di bambini scomparsi inoltrate al 116.000. I contatti pervenuti tramite chat, canale di comunicazione più usato soprattutto dagli adolescenti, sono stati 5631.

La violenza domestica – fisica, psicologica e sessuale – è ancora oggi la principale forma di abuso denunciata dal 50% di chi si è rivolto a Telefono Azzurro e oltre la metà della casistica ha riguardato bambini sotto i 10 anni di età, prevalentemente di nazionalità italiana (85.5% dei casi). Negli ultimi anni sono aumentate in modo preoccupante le denunce di violenza fra coetanei, che rappresentano circa 1 caso su 10. Le forme più diffuse sono bullismo, cyberbullismo e dating violence, la violenza all’interno di una relazione di coppia, che sempre più spesso riguarda non solo gli adulti, ma anche gli adolescenti. Aumentano anche gli atti di violenza contro se stessi, con 306 richieste di aiuto arrivate all’Associazione nell’ultimo biennio (il 6,1% del totale).

Maria Grazia Palmarini