A Riccione si è discusso della precarietà nell’era della digitalizzazione

Precarieta e digitalizzazione
La precarietà nell'era della digitalizzazione

Si è svolto ieri a Riccione il convegno “La precarietà nell’era della digitalizzazione” organizzato da UNISIN BNL che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Cesare Damiano, già Ministro del Lavoro e Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati. Si è discusso di art. 18 e di diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamenti illegittimi, di Jobs Act e delle tradizionali forme di precarietà rappresentate dai rapporti di lavoro atipici, dell’impatto della digitalizzazione, della robotica, dell’Intelligenza Artificiale sul mondo del lavoro e sui processi produttivi, di riders, di algoritmi e dei rapporti di lavoro imposti dalle nuove piattaforme digitali e dalla GIG economy, anche alla luce delle recenti nuove normative in materia e degli orientamenti della giurisprudenza. Damiano ha fatto notare che la precarietà è cattiva flessibilità e finché si segue la “logica della delocalizzazione” anche in termini di ricerca di forme contrattuali che costano meno, non si rilancia l’economia del Paese. Il Segretario Generale di UNISIN/Confsal, Emilio Contrasto, ha illustrato l’importante novità introdotta nel nuovo contratto dei bancari, la cosiddetta “cabina di regia” sulla digitalizzazione che rappresenta “uno strumento che darà un ruolo attivo al Sindacato sul governo del processo di trasformazione digitale che le banche stanno affrontando, sugli impatti di questa trasformazione, sul modo di lavorare e sulle professionalità, anche a salvaguardia dell’occupazione”. Il Segretario Responsabile di UNISIN/Confsal del Gruppo BNL, Tommaso Vigliotti, fa notare che “la sfida nel nostro settore, così come nel mondo del lavoro in generale, è quella di non abbandonarsi alla facile retorica degli esuberi dovuti alla digitalizzazione: i robot siano al servizio delle persone e non in sostituzione”. Anche citando recenti ricerche, Vigliotti sostiene che “saranno richieste nuove e diverse competenze e, dunque, si deve investire nella formazione, nella riconversione e nella riqualificazione professionale: le nuove professionalità, che saranno necessariamente di alto profilo, andranno valorizzate e adeguatamente riconosciute, anche sotto il profilo economico. Le banche che affronteranno questa sfida, abbandonando la semplicistica strategia basata principalmente sull’espulsione della forza lavoro, vinceranno la sfida sul piano del recupero della redditività e saranno in grado di sostenere la concorrenza dei cosiddetti GAFA (Google, Apple, Facebook, Amazon e i giganti del web in generale) che, con sempre maggior forza, entrano nel mondo dei servizi di credito”.
Sono intervenuti, inoltre, l’avvocato Raffaello Misasi, con una relazione tecnica sull’evoluzione normativa e sugli orientamenti giurisprudenziali, ed il Segretario Nazionale Joseph Fremder, che ha testimoniato l’importante risultato della richiesta congiunta, mossa da Sindacati del credito e ABI e contenuta nel nuovo CCNL, verso le Istituzioni sull’opportunità di rivedere la normativa in tema di reintegro (art. 18). I lavori si sono conclusi con un un’intervista da parte di Piero Carcano, fondatore dei Cantosociale e sindacalista, a Savino Balzano, sindacalista e autore di “Pretendi il lavoro!” (GOG Edizioni).