I Venerdì della Consapevolezza: La donna ha lo stesso diritto retributivo dell’uomo perché non è inferiore

Contro ogni violenza e discriminazione, UNISIN con e al fianco delle donne.

 Tuona proprio così una delle risposte date al questionario promosso da UNISIN/CONFSAL qualche tempo fa sulla percezione delle violenze in ambito lavorativo. Il “gender pay gap” (in italiano il “divario retributivo di genere”) è un argomento di cui si discute ampiamente in Italia e in Europa, perché la situazione retributiva delle donne continua ad essere peggiore rispetto a quella degli uomini, a parità di competenze e preparazione.

Secondo l’Organizzazione Mondiale del Lavoro, la differenza salariale è del 20%  su scala mondiale (circa il 13% in Europa), mentre secondo il Censis le donne occupate in Italia sono il 42% della forza lavoro quindi in netta minoranza rispetto agli uomini, ma bisogna anche distinguere tra settore pubblico dove l’uguaglianza retributiva è più rispettata e settore privato dove il gender pay gap è nettamente superiore.

Per migliorare questa situazione, legata purtroppo a preconcetti culturali e a problemi amministrativi,  è intervenuta l’Unione Europea con la direttiva 2023/970 del 10 maggio 2023 volta a rafforzare l’applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza retributiva e i relativi meccanismi di applicazione. I  lavoratori e le lavoratrici avranno diritto di chiedere ai propri datori di lavoro informazioni sui livelli retributivi medi di coloro che svolgono la stessa mansione o un lavoro di pari valore e potranno conoscere i criteri utilizzati per le progressioni di carriera.

Ridurre il divario tra uomini e donne non solo crea una maggiore uguaglianza di genere ma riduce la povertà, stimolando l’economia.

Nel mondo del credito, malgrado la parità retributiva sia ancora lontana, il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL Emilio Contrasto afferma che “la tutela del lavoro legata al sindacato dei bancari (sempre in prima linea nella lotta contro la violenza sulle donne) rappresenta un faro rispetto ad altri settori e nel sistema paese”.

Veronica Della Costanza

Coordinamento Nazionale UNISIN Donne & Pari Opportunità