Attacco hacker a livello mondiale

Ieri c’è stato a livello mondiale un nuovo attacco hacker che ha colpito Regno Unito, Danimarca, Olanda, Francia, Russia e, in particolar modo, l’Ucraina dove il contagio ha coinvolto grandi banche, compagnie elettriche, società di trasporti, aeroporti e persino la centrale nucleare di Cernobyl che ha subito guasti, benché non ai sistemi critici interni. Tra le vittime “eccellenti” ci sono anche giganti globali come la britannica Wpp (pubblicità) o la danese Maersk (spedizioni).

Secondo gli esperti non è stata offensiva mirata contro uno specifico obiettivo, ma il rilascio di “ransomware”, venefici programmi che insinuano infettandoli negli apparati informatici non adeguatamente protetti. Queste istruzioni “infettive” si installano tra le normali applicazioni per poi procedere a indesiderate cifrature dei dati presenti sul disco del computer infettato o sulle unità di memorizzazione raggiungibili all’interno della rete locale cui è collegato il pc colpito. Questi virus possono ad essere veicolati, ad esempio, tramite un file di Microsoft Excel che, opportunamente confezionato, viene inoltrato in maniera massiva attraverso la posta elettronica. Aprendo il micidiale allegato, il malcapitato si ritrova con documenti ed archivi crittografati (e quindi inutilizzabili) e sullo schermo una richiesta di pagamento di riscatto da pagarsi in bitcoin (moneta virtuale), al cui pagamento non è detto che realmente ci sia la consegna delle password per liberare il disco in ostaggio.

Maria Grazia Palmarini