Vaccini, è ancora scontro

L’obbligo vaccinale per l’ingresso dei bambini ai nidi e alle materne è solo uno dei passaggi di una questione che è tornata ad animare il dibattito pubblico ed è diventata nuova occasione di lotta politica. Due emendamenti al decreto Milleproroghe, approvati in Commissione Affari Costituzionali al Senato, uno della Lega e uno dei 5 Stelle, prevedono che le disposizioni della legge sull’obbligatorietà dei vaccini “si applicano a decorrere dall’anno scolastico e dal calendario annuale 2019/2020″.

I bambini non vaccinati non saranno dunque esclusi per il prossimo anno dalle scuole dell’infanzia e i genitori non saranno obbligati a fornire i certificati di vaccinazione per l’iscrizione. Il Milleproproghe deve però passare anche alla Camera, ma sembra che non si farà in tempo ad approvarlo prima della pausa estiva dei lavori, quindi si slitterà dopo il tempo massimo per le iscrizioni a scuola. Senza il varo definitivo e in assenza di eventuali provvedimenti d’urgenza, i genitori dovranno presentare un’autocertificazione.

Come riporta l’Ansa, in quel caso “resta infatti in vigore la circolare dello scorso luglio dei ministri della Salute e dell’Istruzione, Giulia Grillo e Marco Bussetti. Il testo, in deroga transitoria alla legge Lorenzin, prevede appunto che per la frequenza del prossimo anno scolastico 2018-19 basterà l’autocertificazione, ovvero una dichiarazione sostitutiva delle vaccinazioni effettuate, da presentarsi alle scuole. In ogni caso, ha già precisato Grillo, ‘la mancata presentazione della documentazione non comporterà la decadenza dell’iscrizione scolastica’”.

Nel frattempo i vaccini sono tornati oggetto di polemica politica e sociale .I medici sono contrari allo slittamento dell’obbligo vaccinale, mentre alcune Regioni hanno annunciato di essere pronte a ricorrere alla Corte Costituzionale. Dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) è arrivato un appello: “Sulle vaccinazioni lanciamo un appello al Parlamento, perché, nelle sue decisioni, rispetti sempre la scienza e metta il Ministro della Salute, Giulia Grillo, nelle migliori condizioni per lavorare.”

Maria Grazia Palmarini