Addio a Bernardo Bertolucci. Stefania Sandrelli: “Se n’è andato il mio ultimo imperatore”

Per Bernardo Bertolucci era un po’ una bambina da proteggere, mentre per Stefania Sandrelli «l’ultimo imperatore», ma altrettanto da proteggere. Non si può dire che tra i due non ci fosse un rapporto speciale nato dai film fatti insieme, da “Partner” fino a “Io ballo da sola”, e dunque da tanta vita vissuta. “Se ne è andato il mio “ultimo imperatore”. Che si sentiva come un “topo nel formaggio”.

Per lui significava stare come in un bozzolo, al caldo e al riparo. Me lo disse gioiosamente dopo una estate di sofferenza e di passione. “Adesso sto bene, sai? Sto come un topo nel formaggio”. Grazie per essere stato cosi speciale. Per il tuo cinema cosi speciale. Spero di incontrarti ancora e di fare un altro film insieme. Un lungo bacio”.

Questo il ricordo commosso, in forma di lettera, dell’attrice dedicato a Bernardo Bertolucci che a sua volta aveva scritto di lei tante cose belle come si legge nel libro “Stefania Sandrelli L’arte di essere donna” a cura di Adriano Pintaldi. Anche Terry Gilliam ricorda il collega scomparso: “Che colpo: solo un mese fa, io e lui stavamo discutendo del suo prossimo film, era pieno di vita ed entusiasmo. Per me è stato un’ispirazione permanente. Un creatore di grande bellezza e idee audaci. Una grande perdita”.
“È triste, come sempre, dire che i migliori se ne vanno” commenta Vittorio Cecchi Gori. “Di lui ho un magnifico ricordo, abbiamo sempre avuto ottimi rapporti e soprattutto con lui per la prima volta partecipai alla cerimonia degli Oscar”, ha aggiunto il produttore del film L’ultimo imperatore che vinse nove Oscar. “Quando lo chiamarono per la prima statuetta, quella per i migliori costumi, gli dissi ‘li vinci tutti’ e così andò”.

Moltissimi i messaggi di cordoglio sui social. Gabriele Muccino parla di un “incolmabile vuoto” mentre Pierfrancesco Favino gli dedica una strofa della poesia del padre Attilio Bertolucci (Portami con te). Antonio Banderas lo ricorda con poche parole in spagnolo e inglese: “Grazie per tanto talento”. Roberto Saviano così saluta il “Maestro”: “In questi tempi conformisti, dove ritroveremo mai la tua forza erotica, la tua felicità scostumata, la scabrosa vocazione verso l’ambiguo di carne e anima?”.”Non avendo fatto una scuola di cinema ogni inquadratura dei suoi film è stata e resterà per me una lezione”, ha invece detto Paolo Sorrentino. “Per me c’è una linea diretta Fellini-Bertolucci e nient’altro. Bernardo, per me giovane autore, ha rappresentato qualcosa di mitico. Poi da grande ho avuto il piacere di conoscerlo e confermare tutta la mia stima. È stato un immenso regista”, ha aggiunto.

Nicola Massaro