Maturità senza età: Imelda Starnini a 90 anni affronta l’esame

I sogni e la voglia di imparare non hanno età, lo dimostra la vicenda di Imelda Starnini, la nonna che ieri, alla giovanissima età di 90 anni, si è presentata, da candidata esterna, sui banchi di scuola insieme a tante ragazze e tanti ragazzi all’Istituto San Francesco di Sales a Città di Castello per affrontare la prima prova dell’esame di maturità.

Emozionata ma tranquilla, l’abbiamo vista sfogliare il dizionario d’italiano e molti di noi sono tornati indietro nel tempo a quella notte prima degli esami e a quell’emozione intrisa di timori che ci avrebbe portato ad affrontare quella sfida che oggi stanno vivendo i nostri figli o i nostri nipoti. Imelda oggi sosterrà il secondo step della “maturità”, pronta a portare a termine un’ulteriore prova tra le tante già affrontate nella sua vita.

La passione per lo studio e la voglia di completare un percorso interrotto per necessità familiari, per la guerra e per il lavoro e mantenere una promessa fatta al suo amato zio, l’hanno portata a mettersi in gioco, a studiare giorno e notte per conseguire il diploma e coronare così il sogno della sua vita, quello di diventare maestra, anzi dovremmo dire docente, ormai per l’età solo sulla carta.

Nata a Selci Umbro, donna volitiva, straordinaria, fra le prime a conseguire la patente nelle sue zone, sempre disposta nei confronti di chi aveva bisogno, vicina ai giovani, mamma e nonna, non si è arresa. La sua storia è la chiara dimostrazione che volere è potere e che la voglia di crescere culturalmente e raggiungere gli obiettivi fissati non ha età e non si ferma neppure davanti alle tante difficoltà o prove che la vita ci costringe ad affrontare.

Sostenuta dalla famiglia, si è seduta nuovamente nei banchi di scuola, una scuola che mai si è allontanata dal suo cuore né per lo studio, come dimostra la sua partecipazione alla maturità, né durante il suo lavoro di bidella a contatto con tante generazioni di giovani “che bisogna capire”, come ha detto con semplicità e con voce che tradiva l’amore per quei giovani che sono il presente e il futuro e incitandoli affettuosamente a credere in quello che fanno e che faranno senza scoraggiarsi dinanzi alle difficoltà.

L’augurio è che il suo impegno a brevissimo ricompensato dal conseguimento di quel diploma inseguito con tenacia che le consenta, perché no, anche di iscriversi all’università, perché lo studio e la cultura non hanno età.

Imelda, ad maiora semper!

Bianca Desideri