La presenza Confsal alle consultazioni promosse dalla Commissione europea

La Confsal ha partecipato a due consultazioni, promosse dalla Commissione Europea su tematiche del lavoro, nell’ambito delle problematiche evidenziate nel cosiddetto Pilastro Europeo dei Diritti Sociali. Una, relativa ai lavoratori impiegati in forme di lavoro “non-standard”, ha interessato obiettivi di accesso alle forme di protezione sociale e relativa occupazione. Condivisi i problemi evidenziati dalla Commissione (difficoltà di accesso, mancanza di trasferibilità della protezione sociale e di trasparenza, rispetto a tali diritti) e gli obiettivi individuati, la Confsal ha messo in evidenza come sia necessario lavorare per garantire a tutti dei diritti considerati fondamentali ed analoga protezione sociale a chi svolge lavori simili. L’altra consultazione ha riguardato l’implementazione di una Direttiva sulla Dichiarazione Scritta che devono fornire le aziende ai lavoratori al momento dell’assunzione. Obiettivi: fornire informazioni adeguate ed utili riguardo alle condizioni di lavoro ed affermare l’esistenza di alcuni importanti diritti rispetto ad esse. Condivisi dalla Confsal il percorso avviato dalla Commissione e la previsione di ampliamento della Direttiva. La necessità di intervenire rispetto alle grandi trasformazioni che interessano il mondo del lavoro, anche a causa della grande spinta operata dalle aziende nel campo della digitalizzazione, obbliga le organizzazioni sindacali ad affrontare con grande determinazione il loro impatto nel mondo del lavoro.
La digitalizzazione viene vista dalle aziende soprattutto come un ulteriore modo per risparmiare sul costo del lavoro, tanto che si accompagna troppo spesso alla riduzione di posti di lavoro e non abbastanza ad una riorganizzazione, per permettere anche ai lavoratori di godere dei suoi benefici.
La digitalizzazione sta comportando e comporterà una grande mutazione in tante forme di lavoro, favorendo la nascita di nuove possibilità, ma purtroppo la cancellazione di “vecchie” professionalità considerate obsolete. Si tratta di problematiche che hanno un impatto di carattere sovranazionale e sono molto accentuate soprattutto nei Gruppi transnazionali, anche se non solo in essi. Tenendo conto del contesto, occorre ricordare la difficoltà di affrontare in maniera organica, a livello di Gruppi, questa nuova problematica, perché non tutti i Paesi dell’UE applicano gli stessi diritti e le stesse garanzie ai lavoratori. Quindi, si afferma fortemente l’esigenza del Movimento sindacale, di fare in modo che diritti e garanzie crescano laddove sono minori, per evitare il ricorso a forme di dumping sociale o di armonizzazione al contrario, cioè la diminuzione di diritti e garanzie, proprio dove sono maggiori. Il sindacato non può sottrarsi alle nuove sfide e la Confsal, in particolare, ha così colto l’occasione per riaffermare i principi e le tesi riportati nella relazione presentata nell’ultimo incontro del Consiglio Generale, tenutosi a Fiuggi nei giorni 10-12 maggio 2017.

Aleardo Pelacchi