Questione di latte…

La diatriba Tra Campania e Puglia che aveva animato l’estate 2017, dopo che gli agricoltori campani si erano ribellati contro il riconoscimento del marchio Dop, denominazione di origine protetta, anche alla mozzarella di Gioia del Colle, si chiude con un pareggio sancito dal TAR del Lazio: secondo i giudici non può sorgere alcuna confusione nei consumatori perché la mozzarella campana è realizzata con latte di bufala, mentre quella pugliese con latte di mucca. Nel novembre scorso, un deputato campano aveva chiesto con interrogazione parlamentare al Ministro delle Politiche agricole di sospendere la procedura per il riconoscimento, ma questi aveva risposto che il marchio “Mozzarella di Gioia del Co lle” non induce in errore. Da ciò, si era scatenata la reazione del Presidente del Consorzio di tutela mozzarella di bufala campana Dop che aveva adito il Tar contro la denominazione di origine controllata per la mozzarella prodotta con latte vaccino.

“Il Tar Lazio ha riportato la mozzarella sulla retta via” ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Bari/BAT Michele Lacenere, ricordando la questione che tanto ha animato gli animi per mesi, per l’utilizzo della parola “mozzarella” per il prodotto pugliese. “Gli amici campani hanno una grande specificità nella Dop di bufala, la nostra è di vacca e vanta natali altrettanto illustri e origini altrettanto antiche” ha spiegato, aggiungendo come Confagricoltura abbia “più volte sottolineato che il termine mozzarella si riferisce a una modalità di lavorazione della pasta filata e, quindi, non poteva essere abbinato al solo prodotto di bufala”. D’altro canto la Puglia vanta una secolare tradizione di allevamento e lavorazione della pasta vaccina.

La mozzarella pugliese viene prodotta con il latte di vacche che trascorrono almeno 150 giorni all’anno al pascolo e la cui alimentazione è basata per almeno il 60 per cento da erbe e fieno locale. Quello di mucca, secondo Confagricoltura ha meno grassi rispetto a quello di bufala e contiene l’87 per cento di acqua. Inoltre, la mozzarella di latte vaccino fornisce circa 255 calorie ogni 100 grammi. “Spero che le due Dop – ha aggiunto il Presidente Lacenere – possano divenire un riferimento del ricco firmamento agroalimentare che la Puglia e la Campania mettono a disposizione dei buongustai di tutto il mondo”.

Maria Grazia Palmarini